Parla il direttore sportivo del Bari Angelozzi

Guido Angelozzi
Guido Angelozzi

SERIE BARI ANGELOZZI DICHIARAZIONI / BARI – Intervistato in esclusiva dal sito dell’esperto di mercato di Sky Gianluca Di Marzio, gianlucadimarzio.com, il direttore sportivo del Bari, Guido Angelozzi, ha parlato del campionato e del futuro della società galletta.

Ecco le sue dichiarazioni: “Abbiamo solo da ringraziare i giocatori e i tifosi, che hanno aiutato e non poco la società. I ragazzi non hanno mai smesso di crederci e il popolo barese è tornato a sostenerli. I risultati sono una conseguenza di questo cambiamento, e vedere migliaia di persone allo stadio ogni sabato è per noi una gioia. Sono qui ormai da qualche anno e so che Bari è sempre stata un piazza passionale. Aveva solo bisogno di un momento come questo, dopo i 37 anni dei Matarrese, per ritornare a sostenere la squadra e gremire gli spalti del San Nicola. Dopo il pienone delle prime due partite della nuova era, anche contro l’Empoli il tifo si è riconfermato: 24 mila spettatori, con 2000 ragazzi delle scuole calcio ad assistere al 3-0. Il nostro obiettivo rimangono i 50 punti, perché la Serie B è un campionato difficile e altamente competitivo, non si può mai sapere. Dovessero arrivare i playoff sarebbe un grandissimo risultato, ma ricordiamoci che Bari è da sempre una piazza vincente, dove i giocatori crescono al meglio”. Tra i tanti impegni di campionato, decisivi per ritornare nelle zone alte della classifica, spunta anche una data chiave per il nuovo Bari, il 18 aprile, giorno in cui si terrà l’asta per scoprire il nuovo acquirente. “Io sono sempre al fianco dei giocatori e certamente il prossimo sarà un passo importante per squadra e città. Per prima cosa voglio ringraziare i due curatori fallimentari, il dottor Giannetti e il dottor Danisi, due persone eccezionali a cui dobbiamo molto. Riguardo ai nuovi proprietari si sa poco o nulla, ma ci sono tante cordate pronte a prelevare il club e siamo felici di questo. Il 18 aprile avremo la risposta definitiva, speriamo in un gruppo forte”.