Padova, un tifoso racconta la sua verità sulla vicenda Valentini

PADOVA VICENDA VALENTINI / PADOVA – Da giorni ormai in casa Padova si parla dell’incresciosa vicenda Valentini-tifosi biancoscudati. Come riporta padovagoal.it, Andrea, uno dei sostenitori del Padova, ha voluto raccontare la sua personale verità riguardante l’accaduto. Ecco le sue parole: “Innanzitutto vorremmo sottolineare con forza che, contrariamente a quanto sostenuto da Andrea Valentini, a bari abbiamo esultato al gol di Vantaggiato, che si è pure girato verso di noi per un cenno d’intesa e che potrà confermare quanto dico. Ci siamo fatti tutti quei chilomentri perchè teniamo a questa squadra e non abbiamo mai contestato i giocatori come è stato detto. Nessuno di noi lo ha fatto. Per quanto riguarda quanto avvenuto in autogrill i fatti sono molto semplici da spiegare. Io ero presente e non c’è stata alcuna aggressione fisica, e non ci sono state minacce di morte come va dicendo, mentendo spudoratamente, Andrea Valentini. Tutti noi eravamo a volto scoperto, tranne forse un ragazzo che aveva la sciarpa, ma questo ha poca importanza visto che eravamo tutti riconoscibilissimi. E’ stata aperta la portiera dell’auto di Marco Valentini che era già ferma. Nessuno di noi è entrato in macchina ed è stato solo chiesto ripetutamente con toni concitati cosa siano venuti a fare a Padova e di spiegarci perchè sono qui. A un certo punto sono intervenuto anche io per evitare che i toni si surriscaldassero troppo. Ma, lo ripeto, non c’è stato alcun contatto fisico e non c’è stata nessuna minaccia di morte. Magari è volata qualche parola di troppo, ma niente di così eclatante come qualcuno va millantando. Con Marco Valentini mi sono anche sentito telefonicamente e mi sembra di aver letto sue dichiarazioni che confermano l’accaduto. La verità è che sono state dette tante bugie, in primis dal presidente Diego Pennocchio e poi da Andrea Valentini. Che mi sembra cerchi in ogni modo di alzare i toni, invece di abbassarli. Anche quando chiara che contro il Brescia l’unica cosa sgradevole è stata la Tribuna Fattori mente sapendo di mentire. C’è stato solo un coro a inizio partita subito stoppato da me e per il resto della partita nessuno ha contestato Pennocchio. Mi verrebbe da dire che l’addetto stampa del Padova Massimo Candotti dovrebbe dare le dimissioni visto che pare che di addetto stampa ce ne sia un altro: Criscitiello dice che il Padova è primo nei bilanci e paga gli stipendi, da quando in qua dovrebbe essere un merito? A casa nostra pagare gli stipendi dovrebbe essere la normalità, quindi se le cose sono regolari è semplicemente una situazione normale. Poi dice che al Padova ci pensano Penocchio e Valentini. Mi verrebbe da chiedere: e Secco? Che fine ha fatto? Che ruolo ha? Non è più il direttore sportivo? Infine la frase “Vogliono far spazientire Penocchio ma il Presidente del Padova ha 10 centimetri di pelo sullo stomaco. Se non bastassero può arrivare anche a 20. L’importante è che chi deve recepire, recepisca. Al più presto…” non la capisco. Cos’è una minaccia? Che ce la spieghi meglio. A me non hanno mai chiesto niente, io di telefonate non ne ho ricevute, né da parte loro né da parte di intermediari. Se mi volessero spiegare con chi hanno parlato, a nessuno di noi risultano richieste di incontri fatte in tal senso. Sulla nuova dirigenza, insomma, a pensare male si fa peccato, ma talvolta ci si azzecca pure…”.