BARI ATTACCO/BARI
Sei partite senza ottenere i tre punti per un Bari. La compagine galletta però venerdì sera ha conquistato un buon pari sul campo della vicecapolista Empoli, rimontando con un diagonale di Galano, la marcatura siglata da Tavano in apertura di match. Ciò che maggiormente preoccupa in questa fase di campionato è l’incapacità di finalizzare la manovra sviluppata galletti. Il reparto offensivo fino ad ora non ha convinto appieno soprattutto nei nuovi innesti Matias Alonso (7 presenze zero reti), Stefano Beltrame (nove presenze zero reti), Joao Silva (11 presenze una rete) più Alessandro Marotta (tre presenze zero reti) tornato dall’annata vissuta in Lega Pro. Delle dieci marcature complessive siglate in campionato cinque arrivano dall’attacco (3 Galano, 1 Fedato e l’altra come detto dal centravanti portoghese), una dal centrocampo (Sciaudone) tre dalla difesa (due Ceppitelli, una Calderoni) più l’autorete a favore di Terlizzi del Trapani. Nella speciale classifica dell’intera cadetteria solo il Carpi dispone di un roster offensivo meno prolifico con appena tre segnature firmate Inglese, Sgrigna e Cani. Ci si aspettava molto da Beltrame, talento prelevato dalla Juventus, il quale non è riuscito a trovare la giusta intesa con i compagni, neppure quando è stato schierato da Alberti nel tris di trequartisti dietro a Joao Silva come venerdì sera. Lo stesso classe 90’ ha lottato come un leone nell’area avversaria, trovando però poche palle giocabili per tentare l’affondo. Se Alonso è rimasto in panchina per tutta la gara, stavolta è toccato a Marotta scendere in campo sostituendo Sciaudone al 73’ in piena rincorsa verso il pareggio. L’assenza dello squalificato Caputo pesa enormemente sulla capacità di concretizzare appieno le occasioni a disposizione nell’arco di una partita. Ad oggi i suoi sostituti non sono stati di certo all’altezza e i pugliesi si ritrovano attualmente nelle posizioni di retroguardia anche a causa della penalizzazione di tre punti in graduatoria
TMF
