FIGC, Arrigo Sacchi:” Squadre B per far crescere i giovani..ecco cosa farei”

ARRIGO SACCHI/COVERCIANO

Si è tenuta nella giornata odierna nella struttura dell’Aula Magna del Centro Tecnico di Coverciano l’incontro dal titolo “Nazionali Giovanili e Club, i risultati di una sinergia” Il coordinatore delle nazionali giovanili azzurre Arrigo Sacchi si è espresso in questi termini, durante la riunione che ha visto protagonisti i responsabili delle giovanili di serie A e B “Se potessi la prima cosa che chiederei di fare nei settori giovanili è un cambiamento della cultura, quindi investire molto sul settore tecnico e fare una piccola riforma. Le squadre B sarebbero l’epilogo giusto di un collegamento che dovrebbe partire dai bimbi di dieci undici anni fino ad arrivare all’ultimo stadio rappresentato proprio dalle compagini citate. Un filo conduttore che si legherebbe in ultima istanza alle prime squadre mediante il gioco espresso dagli stessi protagonisti. Nel nostro paese invece cambiamo tre allenatori per stagione, quindi il gioco non può essere il filo conduttore, i giovani non giocano, ed i club vanno alla ricerca dei calciatori più esperti e maturi che hanno maggiore personalità