Cesena, Lugaresi: ”Ho salvato il mio club grazie all’amicizia e alla passione”

Cesena (getty images)

 

CESENA LUGARESI – Giorgio Lugaresi, figlio dell’indimenticato Edmeo, tornato a guidare il Cesena come da vocazione di famiglia per salvarlo dal fallimento, si confessa in un’intervista a La Gazzetta dello Sport: ”Avevo lasciato per lo stress di un grave lutto familiare, ma ero rimasto come socio di minoranza al 30%. Nove mesi fa mi hanno chiamato al capezzale del club in grave dissesto economico. Se non fossi intervenuto, coinvolgendo alcuni amici imprenditori, il Cesena sarebbe morto. Non potevo permettere che la storia del club e la memoria di mio padre finissero così e che tanti dipendenti perdessero il posto di lavoro. La prima regola della nuova gestione è abbattere i costi e aumentare gli introiti. Lo abbiamo fatto dimezzando il monte ingaggi, passato da 14 a 7 milioni, e realizzando un saldo di +5 milioni al mercato”. Si parla poi della squadra: ”In vacanza ho visto spezzoni di partita, ma la sensazione è che tra giocatori, Bisoli e il responsabile tecnico Foschi ci sia un bella sinergia. Foschi, cesenate doc, è tornato a casa come me. E’ un bell’acquisto. Il nostro addetto stampa mi ha regalato il libro “Il pallone non entra mai per caso”. L’autore è Ferran Soriano, ex vicepresidente del Barcellona. C’è scritto che la fortuna si coltiva con il lavoro. E’ quello che facciamo. La colonna centrale è formata da giocatori esperti: Campagnolo-Volta-De Feudis-Succi. Ci dà le migliori garanzie. Obiettivi? Salvarsi presto e puntare ai playoff che con la nuova formula allargata possono fare al caso nostro”.

Marco Orrù