Bari, Torrente: “Me ne vado, mi hanno teso una trappola”

Vincenzo Torrente (Getty Images)

BARI TORRENTE / BARI – Dato per scontato già da tempo, l’addio di Vincenzo Torrente al Bari adesso è ufficiale. Più difficile era prevedere le modalità dell’addio, annunciato dal tecnico “accigliatissimo” per un incontro a cui sarebbe stato trascinato con l’inganno da Paolo Montemurro, l’imprenditore che tratta coi Matarrese l’acquisto della società. “Lascio Bari e il Bari. Sono deluso. Mi hanno teso un tranello – si legge sul ‘Corriere dello Sport’ -. Montemurro voleva conoscermi. Mi ha invitato a prendere un aperitivo. Doveva essere un incontro riservato anche per non creare facili strumentalizzazioni. Mi sono invece ritrovato a tavola con un giornalista. Montemurro mi ha parlato dei suoi progetti per il rilancio della società, ma non c’è stata nessuna proposta. E’ convinto che i Matarrese siano ormai alle strette. Domani (oggi, ndr) deciderò il mio futuro. Ma a Bari non rimango. Non ci sono le premesse per continuare il lavoro iniziato due anni fa con Angelozzi. Mi congedo dalla società in pieno accordo con tutti quanti. Ma a me piace provare a vincere e ho capito che questo mio desiderio non sarebbe stato esaudito. E’ un mese che non sento i Matarrese”.
Per Torrente si parla da tempo dell’interesse della Reggina e della Cremonese, dove con Gigi Simoni si riformerebbe la coppia protagonista della storica promozione del Gubbio in Serie B.