Cittadella, Foscarini: “Non meritavamo di soffrire fino all’ultimo minuto, ora c’è da riflettere”

Claudio Foscarini (Getty Images)

CITTADELLA FOSCARINI / CITTADELLA – Così il tecnico del Cittadella Claudio Foscarini in sala stampa dopo la vittoria con l’Ascoli che vuol dire salvezza: “Abbiamo dato tutto e finalmente è arrivata – si legge su ‘Padova Goal’ -. Non meritavamo di soffrire fino all’ultimo secondo dell’ultima partita, ma è andata bene. I ragazzi sentivano molto la partita, erano contratti, sono stati bravi. Ora abbiamo bisogno di qualche tempo per riflettere sulla stagione, su cosa è andato e cosa no. Ora le idee sono un attimo annebbiate ma ci incontreremo con la società per fare il punto sulla situazione. Baselli? Diciamo che i nostri centrocampisti a parte un po’ Schiavon, fanno fatica a vedere la porta, ad andare in profondità. Oggi Baselli ha trovato la via del gol, ma bravi lo dico a tutti, al gruppo. Il mio pensiero in settimana era questo: meritiamo di salvarci, ma meritiamo anche di soffrire fino alla fine, alla luce di quanto fatto quest’anno. Sono contento perché la salvezza a Cittadella era la priorità e l’obiettivo, checché se ne dica. Nel girone di ritorno poi ci siamo complicati sempre la vita da soli. Episodi arbitrali eccetera, certamente, ma noi ci abbiamo messo molto del nostro. In settimana abbiamo parlato anche di brillantezza fisica, che comunque ora ci mancava un po’. La squadra quando raggiunge certi risultati, certe vette, tende a sedersi. Anche di questo parleremo con la società perché è una cosa che va chiarita. Di solito facevamo i gironi di ritorno in crescendo, questo è il primo anno che invece caliamo molto. Formazione? Le mie di oggi sono solo scelte tecniche, sentivo di dover fare qualche cambiamento, tutto qui, nulla di più. Fine del ciclo mio a Cittadella? È quello che penso ogni anno, per questo firmo di anno in anno, per cercare sempre nuovi stimoli. Indipendentemente che ci sia o meno Foscarini il prossimo anno, credo sia giusto che chi è qui ora debba lasciare una traccia, un qualcosa. Ci sono valutazioni da fare, perché molti giocatori nell’andata hanno fatto benissimo e nel ritorno no, credo sia giusto riflettere. Il problema di questa squadra lo vedo sopratutto mentale, la squadra al raggiungimento di qualcosa di importante si è sempre seduta. Alla squadra quest’anno dò un 6: il girone d’andata è stato da 7, il ritorno da 5. Dò un 6 complessivo, ma ricordiamoci che siamo a Cittadella, quindi la salvezza è sempre qualcosa di straordinario. Quando nel girone d’andata eravamo sulla parte sinistra della classifica non siamo stati bravi a essere costanti per garantirci la posizione in classifica, in questo siamo mancati. Resto comunque soddisfatto, anche perché ogni salvezza per me è quella più sofferta. Passa il tempo, ed emotivamente ogni salvezza la vivo sempre più intensamente ed emotivamente”.