Cos’è cambiato a un anno di distanza dalla morte di Morosini?

Tante polemiche, molta polvere sollevata e tanto silenzio, dopo. La morte di Morosini ha davvero cambiato qualcosa? Si è mosso almeno in minima parte il sistema per far sì che certe tragedie non si ripetano più?

Di certo i defibrillatori sono stati resi obbligatori sui campi di calcio. E questo è un inizio, importante. Ma poi? Norme moderne che possano definitivamente mettere in sicurezza i nostri stadi? Qui la situazione si fa più complicata, semplicemente perché è calato il solito terribile e inspiegabile silenzio. Chi sa davvero cosa sia cambiato, alzi la mano. Sono disponibile a prendermi le colpe che spettano al male informato. Ma non è possibile che il nostro calcio si interroghi, nel 2013, sull’effettiva evoluzione del nostro sistema calcio. Bisogna guardare al futuro con fiducia, non con dubbi irrisolti. Che la morte di Morosini possa mantenere gli animi scossi per sempre, e che la coscienza di chi governa questo tremendo e splendido sport possa sempre essere pronta a guardarsi allo specchio e dichiararsi pulita.

Che il futuro non ci riservi un altro motivo di disperazione da cui ricevere moniti per il domani.