Viareggio Cup, polemica tra Juve Stabia e Mutual: le accuse di Giunta e la risposta della società

Dopo la decisione del Giudice Sportivo di assegnare la vittoria per 3-0 a tavolino alla Juve Stabia contro la Mutual Uruguaya nella Viareggio Cup, scoppia la polemica tra le due società. Il club uruguaiano, che aveva vinto la partita 4-1 ma inserendo nella lista cinque fuori quota contro un massimo di quattro, ha protestato per bocca del suo allenatore Salvatore Giunta: “L’Italia ha fatto la solita figura meschina – le sue parole alla ‘Gazzetta dello Sport’ -. Come si fa a presentare reclamo dopo aver perso 4-1? Tra l’altro appigliandosi ad un errore che non ha portato alcun favore alla mia squadra. Se abbiamo sbagliato l’abbiamo fatto in buona fede: in campo ho mandato quattro fuori quota come tutte le squadre che partecipano al Torneo. E’ stato un atteggiamento antisportivo. Quando ho comunicato la sconfitta a tavolino i ragazzi sono scoppiati in lacrime. Nessuna quanto me sa gli enormi sacrifici che stanno facendo e la situazione di disagio da cui provengono molti di loro”.
La risposta delle ‘vespe’ è arrivata tramite il ds Salvatore Di Somma sul sito ufficiale della società: “Leggiamo con stupore le dichiarazioni al veleno rilasciate dal tecnico della formazione uruguaiana Giunta che ha accusato tutto e tutti indistintamente. Capisco la sua delusione, fa male perdere una gara a tavolino, ma sono dell’avviso che non si possano celare le proprie mancanze infangando gli altri. I regolamenti sono fatti per essere rispettati. Abbiamo solo esercitato un nostro diritto e mi sembra irriguardoso ed inopportuno accusarci di antisportività. Sarebbe doveroso, piuttosto, conoscere le regole quando si ha l’onore di partecipare ad un torneo prestigioso come quello di Viareggio. La domanda nasce spontanea: come mai su 48 formazioni partecipanti, solo quella allenata da Giunta ha dato un’interpretazione diversa al regolamento? Nella sua storia la S.S. Juve Stabia ha sempre accettato con dignità tutte le decisioni, anche quelle più avverse, per questo motivo ora pretendiamo che il nostro nome non venga infangato dal primo che capita. Abbiamo anche dato la nostra disponibilità alla ripetizione della gara ed onestamente non ci aspettavamo commenti tanto sprezzanti da chi, del calcio, ne fa ancora parte. Un vero uomo di sport sa, e deve sapere, che le regole vanno rispettate”.