Reggina, Dionigi se la prende con la stampa

Davide Dionigi

 

Ecco le parole di Davide Dionigi in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Modena, riprese dal sito ufficiale del club amaranto. In particolar modo il tecnico amaranto ha voluto chiarire delle situazioni: ”Ci tengo a fare una precisazione importante. Ho sempre avuto la massima disponibilità al dialogo e la massima pazienza nei confronti delle critiche mosse, che fanno parte del mestiere. Ho trovato in voi giornalisti degli interlocutori affidabili, con qualche eccezione. Ho deciso di intervenire perchè qualcuno in settimana ha scritto di Sarno epurato, Comi a mezzo servizio ed ha espresso dubbi sul modulo. Bene, come io mi prendo le responsabilità delle scelte che faccio, è bene che qualcuno faccia altrettanto con ciò che scrive. Comi è il calciatore più utilizzato tra gli attaccanti a mia disposizione, il secondo è proprio Sarno che prima della mia gestione aveva totalizzato 7 presenze in 2 anni in amaranto. Il 3-5-2 poi è il modulo più utilizzato al momento, come dimostrano le scelte fatte dalle big italiane in tal senso e da tanti allenatori che non lo avevano mai fatto in precedenza (Montella a Firenze, Atzori che lo sta ripoponendo a La Spezia, ndr). Accetto tutto, ma non le critiche basate sulla cultura del sospetto, sul desiderio di insinuare sempre il dubbio sulla correttezza e autonomia delle mie scelte. Ci vuole educazione e professionalità, oltre al coraggio di fare delle domande in conferenza stampa considerato che chi scrive certe cose poi non si apre mai al confronto e si rifugia nella tastiera. Chi ha avuto in settimana questo comportamento manca di rispetto ai tifosi della Reggina ed al suo dovere di fare informazione. Il mio obiettivo quando sono tornato a Reggio era riunire tutti per remare insieme verso un obiettivo comune, come ai tempi della mia Reggina, quando ero qui da calciatore: ribadisco, dunque, che le mie parole non siano riferite a tutti gli organi d’informazione ma ad uno in particolare che, attraverso il suo comportamento, fa il male dell’ambiente amaranto”.

Marco Orrù