Calcioscommesse, ex giocatori del Bari ammettono: “Prendemmo soldi per perdere”

Alcuni ex giocatori del Bari hanno ammesso di aver ricevuto soldi per perdere le partite contro Treviso (nel 2008) e Salernitana (nel 2009). E’ quanto si legge nei verbali degli interrogatori dell’inchiesta barese sul calcioscommesse. In particolare, l’ex difensore Cristian Stellini, poi collaboratore di Antonio Conte, ha raccontato: “Raccolsi, con il capitano Gillet, tutta la squadra nella palestra. Dissi ai ragazzi che non avrei partecipato alla partita e che qualsiasi fosse stata la decisione della squadra non mi sarei messo di traverso. Nessuno rispose, capii che erano tutti d’accordo per perderla. Il giorno successivo alla partita trovai nel mio posto negli spogliatoi una busta con dentro del denaro. Era il corrispettivo della partita con la Salernitana. Diedi una parte dei soldi, penso 3-4.000 euro, ad Angelo Iacovelli, una parte la diedi in beneficenza”. Davide Lanzafame, oggi al Grosseto, ha invece parlato della combine contro il Treviso: “A me furono corrisposti 6 o 7mila euro, per gli altri credo che la cifra fosse più o meno questa, non posso dire quanto i ‘senatori’ si siano trattenuti per loro. La notizia di possibili alterazioni del risultato di tale gara era di dominio pubblico tanto che il ds Perinetti ebbe la necessità di fare un discorso collettivo per ammonirci a non farci avvicinare da nessuno per evitare proposte per combinare il risultato”. Vitali Kutuzov, invece, ha affermato di non avere accettato denaro per la partita con la Salernitana quando Stellini e il portiere Gillet, oggi al Torino, avevano spiegato al resto della squadra che gli avversari avrebbero pagato loro un premio in caso di sconfitta, ma ha aggiunto che a lui e agli altri compagni che avevano rifiutato fu fatto “un regalo”. I tre giocatori sono concordi nell’escludere una responsabilità del tecnico Antonio Conte, che a dire di tutti e tre non era a conoscenza delle combine.