Reggina, Rizzato assolve società e tecnico: “Le colpe sono solo nostre”

Simone Rizzato

Le colpe della crisi della Reggina? Sono solo dei calciatori. Ne è convinto il capitano Simone Rizzato, che assolve dalle critiche sia la società che l’allenatore Dionigi: “Presidente e tecnico non hanno responsabilità su quanto si sta verificando – le sue parole al ‘Corriere dello Sport’ -. C’è un organico buono per disputare un campionato diverso dall’attuale. Il lavoro di Dionigi è di grande valore. Attento, meticoloso, detta le indicazioni con assoluta convinzione, studia gli avversari e cura ognuno di noi con rispetto. Parole d’ufficio? No, sono frutto dei miei convincimenti, espressi peraltro nell’immediatezza della sconfitta col Cittadella, nel momento in cui la grande amarezza avrebbe potuto innescare il desiderio di riversare le colpe sugli altri. Il capitolo colpe è il più duro? Proprio così perché riguarda noi giocatori. In ogni partita facciamo fatica a trovare la giusta identità. Forse ci manca la rabbia agonistica con cui invece affrontiamo gli avversari nella seconda parte delle gare. E’ capitato a Bari così come a Brescia. Partiamo dalle certezze relative alla qualità del gioco che produciamo quando ci scrolliamo di dosso le titubanze. L’approccio alla gara, l’attenzione e l’utilizzazione di ogni risorsa tecnica e mentale dovrebbero essere gli elementi che ci dovranno condurre a conquistare i risultati proporzionali ai nostri sforzi. Io non mollo mai, figurarsi in queste circostanze. Anche i miei compagni pieni di rabbia dopo la bugiarda sconfitta di lunedì non molleranno. Anzi, tutti noi vogliamo trasformare la rabbia del momento in una forza maggiore per conquistare il massimo in questa fine dell’anno. Tre partite che dovranno raccontare di un’altra Reggina, di tanti giovani amaranto convinti di dover dare qualcosa in più per superare il momento”.