Ascoli, un successo nel ricordo del “presidentissimo” Costantino Rozzi

Una vittoria nel ricordo di Costantino Rozzi. Dopo sei turni di digiuno l’Ascoli di Massimo Silva stende il Brescia nella ripresa grazie al gioiello di Fossati e il raddoppio dell’ex Feczesin. Lo stadio bianconero prima del match si unisce nel ricordo del presidentissimo a 18 anni dalla sua scomparsa, decorrenza che per la precisione ricade proprio oggi. Così i supporters della curva sud gli dedicano due commoventi striscioni “Nostalgia di te e di un calcio che più non c’è” e “Per te che ci hai fatto sognare e hai scritto la nostra storia, onore e gloria”. Il “Cino e Lillo Del Duca” sono un tripudio di applausi ad ogni coro che viene alzato in suo ricordo ed alla fine è festa per i tre punti conquistati sul terreno di gioco. Con Rozzi il Picchio ha vissuto annate celebri diventando una delle società più blasonate del centro Italia. Dal 1977, anno della promozione cadetta dei record (26 vittorie, 9 pareggi e 3 sconfitte) al 1985 ha militato consecutivamente in Serie A, dopo averla già raggiunta in precedenza nel 73’74’ prima in assoluto della regione Marche. Negli anni ottanta, sotto l’egida del costruttore ascolano, si è aggiudicata un Torneo di Capodanno e una Mitropa Cup per una compagine ormai diventata tra le “grandi delle piccole”. Ci sono tante imprese da raccontare come le vittorie su campi celebri, come di cocenti delusioni. Dalle parti del Piceno sono passati giocatori del calibro Anastasi, Dirceu, Casagrande, Bierhoff ed allenatori come il mitico Carlo Mazzone, Vujadin Boskov, Ilario Castagner, Giovan Battista Fabri ed Enzo Riccomini per citarne alcuni. Ieri sera l’Ascoli calcio è sceso in campo con i calzettoni rossi, come era solito fare il presidentissimo ovvero indossarli come rito scaramantico. Ed anche ieri i bianconeri hanno esultato alla fine ogni volta che vengono riproposti nella data più vicina alla sua scomparsa. Una tradizione rispettata fino in fondo nel segno dell’indimenticato Costantino Rozzi.