Una rete ogni due partite, per la precisione in 146’ minuti giocati. L’attaccante dell’Ascoli Simone Zaza si sta dimostrando il vero quid in più per la compagine bianconera. Dopo il divorzio estivo da Papa Waigo e il recente infortunio di Soncin sta emergendo questo giovane talento in prestito dalla Sampdoria, che ora anche i grandi club stanno osservando da vicino. E così Simone Zaza è arrivato a quota sette centri, in quattordici incontri superando anche qualche noia fisica, dimostrandosi cecchino infallibile d’area di rigore. Il centravanti di Policoro, esordiente in massima serie con la casacca dell’Atalanta prima di approdare alla Doria, si è lanciato nella seconda parte della scorsa stagione a Viareggio. Una serie di marcature a raffica (undici compresi i play out) hanno permesso ai toscani di mantenere la categoria prima del ritorno in blucerchiato. Il suo cambio di maglia all’Ascoli non ha modificato i colori sociali, quelli che evidentemente portano bene a Zaza. E così è arrivato il torneo della consacrazione per lui, quello del riscatto dopo la breve parentesi sfortunata a Castellammare da agosto allo scorso gennaio con poco spazio trovato prima di accettare la Lega Pro. Una scelta che ha premiato Zaza, ora lanciato verso nuovi orizzonti che profumano di azzurrino e magari di un salto carpiato con destinazione massima serie.
TMF
