Padova-Verona, papà De Vitis: “Amo l’Hellas, ma tiferò per mio figlio”

Padova-Verona sarà un derby speciale per il centrocampista biancoscudato Alessandro De Vitis, nato a Verona e figlio di Totò De Vitis, bomber gialloblu dal 1995 al 1999. ‘L’Arena’ ha intervistato proprio papà Totò per farsi raccontare il rapporto tra il figlio e la città: “Alessandro ha vissuto anni belli a Verona, con il papà che raggiungeva due promozioni bellissime anche se di mezzo c’è stata un’amara retrocessione. Il legame è e sarà sempre molto forte, anche se era piccolo. C’era anche lui alla biciclettata di noi giocatori e staff dopo il primo campionato vinto con Perotti, lo ricordo come se fosse ora. Se ha rivisto i miei gol? Di cassette ne ho conservate molte, a volte ci prendiamo un po’ di tempo per noi e le riguardiamo. È sempre bello, Verona è indimenticabile”. De Vitis ha quindi parlato della partita di venerdì: “Sarà una bella partita fra due buone squadre che cercano di giocare a calcio. La differenza a livello tecnico e di organico pende dalla parte del Verona, ma il valore non si misura solo dalla somma di tanti giocatori. Chi vuol vincere dovrà rendere al meglio dal punto di vista tattico, tecnico e fisico. Pea? Gli ultimi anni e i risultati che ha ottenuto parlano decisamente a suo favore. Come allenatore non si discute”. Tra i giocatori più attesi, l’ex Daniele Cacia, già protagonista a Verona dopo un anno a Padova in cui non è riuscito a esprimere pienamente le sue qualità: “Se non è l’attaccante più forte della B, è uno dei più forti. Non ne vedo tanti meglio di lui. E’ uno che devi stimolare, che devi far sentire importante. Allora da lui otterrai il massimo. Avete visto quanto ha inciso in queste prime partite. A Padova non è stato così…. Dopo un mese che alleni Cacia non puoi non renderti conto di avere dalla tua un giocatore dalle grandi qualità. Di certo uno come lui non lo puoi utilizzare una volta sì e tre no. Per chi tiferò? Amo Verona, ma i sentimenti di padre vengono prima di tutto”.