Juve Stabia, Braglia: “Sono stufo dei giocatori appagati, a Novara sarà la loro ultima chance”

Piero Braglia

La Juve Stabia arriva alla difficile trasferta di Novara con l’obbligo di risollevarsi dopo un inizio di campionato difficile. A due giorni dalla partita, mister Piero Braglia ha parlato in conferenza stampa: “Sono tranquillo ma allo stesso tempo consapevole che serve una svolta nell’approccio alle gare. Dobbiamo tornare ad essere grintosi e cinici, l’avversario va aggredito, non possiamo dare il tempo di costruire l’azione. Non dobbiamo abusare di quanto fatto l’anno scorso ripetendo sistematicamente lo stesso gioco che ci ha portato a buoni risultati. Qui in troppi credono di essere gli stessi dell’anno scorso, non hanno compreso che le nostre caratteristiche sono cambiate e con esse il nostro modo di porci in campo. Senza una punta che attacca gli spazi come Sau, i lanci lunghi diventano prevedibili, soprattutto se gli esterni non affondano sulle fasce. Quando avremo Cellini acquisiremo più peso in avanti, ma non possiamo concederci il lusso di aspettare metà ottobre per iniziare a collezionare risultati. In ogni campionato si riparte da zero, quindi chi vuole giocare deve dimostrarmi di meritarsi il posto. A Novara voglio una prova convincente al di là del risultato, e se così non sarà allora nelle prossime gare adotterò le opportune contromisure: non guarderò in faccia a nessuno, opererò sempre per il bene della squadra”. Novità già dalla prossima partita? “Aspettatevi di tutto, sono stanco di vedere in campo gente appagata. Chi mi ha stufato ha ancora due giorni per convincermi a riproporlo, altrimenti sono pronto a lanciare quei giovani che in fondo hanno sempre rappresentato la fortuna della Juve Stabia. Al ‘Piola’ voglio vincere giocando bene, voglio tornare ad essere libero di andare a giocare alla pari con chiunque senza dover temere di schierare un undici incapace di rompere le scatole agli avversari”.