“Certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Poche parole, riprese peraltro da una celebre canzone di Antonello Venditti per fotografare il presente di Mattia Graffiedi. L’attaccante del Cesena è tornato a giocare nella sua casa di appartenenza, quel Cavalluccio dove ha mosso i suoi primi passi calcistici dall’età di otto anni fino all’esordio in prima squadra. La sua è stata una carriera costellata da una serie di infortuni che lo hanno tenuto lontano dai giochi per lungo tempo. Il centravanti nativo di Cesenatico però ha sempre combattuto la sfortuna a suon di reti e prestazioni nelle compagini in cui ha militato. Nella scorsa stagione il Gubbio ha creduto in lui ingaggiandolo nel mese di ottobre dopo l’esperienza con la casacca del Piacenza. Il giocatore ha contribuito con sei reti alla causa apportando esperienza al roster neopromosso in cadetteria. Dopo la retrocessione i rossoblu però lo hanno lasciato libero di trovarsi un’altra squadra. Il sogno di ritornare a casa per Mattia Graffiedi gli si è posto nei primi giorni di preparazione dei bianconeri. L’attaccante è stato aggregato in prova nel tentativo di convincere il mister Campedelli: nelle amichevoli precampionato è andato a segno con buona continuità dimostrando grande professionalità negli allenamenti. Il Cesena ha deciso di ingaggiarlo e lui subito ha ripagato la fiducia: rete decisiva contro la Pro Vercelli nel turno di Tim Cup bissata da quella realizzata ieri al Crotone. Per il tecnico romagnolo un piccolo problema in più che tutti gli allenatori vorrebbero avere: c’è anche Mattia Graffiedi in bagarre per un posto nell’attacco cesenate.
