Calcioscommesse, Travaglio: “Conte si copre di ridicolo. E Buffon…”

Marco Travaglio

Non ci è mai andato leggero, Marco Travaglio. Ma tutti gli hanno sempre riconosciuto la volontà di dire la sua senza peli sulla lingua. Farà discutere e molto un suo articolo apparso su ‘Il Fatto Quotidiano’ che sta facendo il giro della rete. Travaglio si è soffermato particolarmente sul caso Juventus, nell’ambito dello scandalo calcioscommesse.

Eccone un piccolo estratto, ma vi rinviamo a leggerlo tutto su ‘Il Fatto Quotidiano’: “Non contento Andrea Agnelli, appena emergono le accuse a Conte (ovviamente tutte da dimostrare), indagato per associazione a delinquere per un episodio relativo alla sua esperienza al Siena, si presenta al suo fianco e, anziché limitarsi a precisare che la Juve non c’entra, nutre fiducia in Conte, ma attende il verdetto dei giudici, si sporge in avanti anticipando la sentenza (“Conte è estraneo a tutto”) e annunciando che qualunque cosa accada “Conte guiderà la Juve nella prossima stagione”. Dichiarazione quantomeno azzardata, visto che l’indagine di Cremona è serissima: tant’è che finora gli indagati han quasi tutti patteggiato squalifiche con la giustizia sportiva. E Conte, se risultasse anche lui colpevole, rischia una squalifica da 3 anni alla radiazione e dunque non potrebbe allenare neanche una squadretta di Promozione. Agnelli non batte ciglio nemmeno quando Conte si copre di ridicolo attaccando la Procura perché, “prima di perquisirmi e indagarmi, avrebbe dovuto chiamarmi”. Ma certo, quando un magistrato deve perquisire qualcuno, la prima cosa che fa è chiamarlo, annunciargli l’arrivo degli agenti e prendere appuntamento se non è troppo disturbo.
Anche Buffon fa un’uscita che pare un’entrata, giustificando i pareggi in saldo di fine stagione (“due feriti sono meglio di un morto”) e sparando a zero sui pm e i giornalisti per i “blitz annunciati” e le “fughe di notizie” (verbali depositati e dunque non segreti)”.