Calcioscommesse, Criscito: ”Ho subito un ingiustizia”

Domenico Criscito

 

Il difensore della Nazionale Italiana Domenico Criscito, raggiunto da un avviso di garanzia pochi giorni fa ed escluso dalla lista dei convocati per gli Europei non ci sta e non vuole essere indicato come capro espiatorio. Lo fa in un intervista al quotidiano ‘La Repubblica’. Ecco alcune delle sue parole: ”Non ci sto a passare per capro espiatorio. L’esclusione dalla lista dei 23 per l’Europeo all’ultimo giorno ha fatto sì che fossi considerato il simbolo dello scandalo. Con un attimo di valutazione in più, sarebbe stato evidente che non c’entravo niente. Mi aspetto il proscioglimento pieno, possibilmente rapido. Bonucci? In Polonia dovevamo andare entrambi: l’avviso di garanzia non significa che sei colpevole. La mancata convocazione può essere interpretata come un giudizio sommario di colpevolezza. La Federazione? Al posto della Figc avrei letto l’ordinanza. La foto incriminata risale a più di un anno fa ed era solo un incontro con i tifosi dopo il derby. Non sapevo chi fossero tutti i partecipanti. E basta anche con le ipocrisie: gli ultrà hanno rapporti strettissimi con club e giocatori, e possono condizionare l’andamento delle partite, come in Genoa-Siena. Agli Europei tiferò per i miei amici-compagni, anche se con una grande amarezza e tristezza dentro. Ho lavorato una vita per conquistarmi questi palcoscenici e quest’anno a San Pietroburgo ho dato tutto me stesso per non perdere la Nazionale. Ma non cerco vendette, nè colpevoli: solo giustizia”.

di Marco Orrù