Calcioscommesse, ESCLUSIVO/ Sandulli: “Poche intercettazioni? Negli anni ’80 non c’erano”

Prof. Piero Sandulli
Prof. Piero Sandulli

 

Pugno duro? Non si è sbilanciato Piero Sandulli, presidente della seconda sezione della Corte Federale, circa il metro di giudizio che verrà usato verso i club coinvolti nel calcio scommesse. In questa intervista concessa a SerieBnews, il giudice salito agli onori delle cronache per le sentenze di Calciopoli ha fatto anche un raffronto con le tematiche affrontate nel 2006, ma non solo.

“Situazione più grave rispetto a Calciopoli? Il fenomeno delle scommesse è diffuso ed è preoccupante. Quello del 2006 era un sistema finalizzato a contattare gli arbitri. Adesso le società sono chiamate a rispondere dell’operato dei propri dirigenti, allenatori e calciatori – afferma Sandulli a SerieBnews – Si tratterà di un processo molto più simile a quello consumato l’estate scorsa, se si considera ad esempio che Cristiano Doni è ancora una figura centrale”.

“Il metro di giudizio sarà legato alla documentazione, senza questa è difficile farsi un’idea. Poche intercettazioni? Le analoghe vicende del 1980 e del 1986 furono valutate sugli elementi probatori presenti – sottolinea il professore Sandulli – Se ci sono posizioni più gravi di altre? Bisogna verificare la validità delle prove. L’anno scorso un calciatore dell’Atalanta (Manfredini, ndr) venne prima squalificato e poi riabilitato nei successivi gradi di giudizio”.

Quando facciamo notare che le squadre coinvolte sono parecchie, e che la Serie B potrebbe essere rivoluzionata in caso di mano pesante per tutti, Piero Sandulli aggiunge: “In questi giorni la Procura Federale ha ricevuto le carte da Bari, e presto arriveranno anche quelle da Napoli. Il numero di società coinvolte potrebbe aumentare, e le valutazioni avverranno caso per caso. Non so quando si comincerà, leggo sui giornali che si potrebbe iniziare a fine maggio. La speranza è di non finire nell’ultima settimana di agosto”.

Paolo Ficara