Pescara, Zeman: “Siamo tornati? Non ce n’eravamo mai andati!”

Zdenek Zeman

Il boemo, Zdenek Zeman, è stato protagonista dell’odierna conferenza stampa del Pescara. Gli abruzzesi vengono dall’importante vittoria di Padova, dove si sono imposti per 6-0. Ecco alcune delle sue parole, partendo dal corso degli aspiranti tecnici: “Penso che fanno qualche giro per vedere le varie squadre, gli servirà nella loro carriera. Girano, non è che vengono solo da me”.

Sul momento: “Il Pescara è tornato? C’era anche prima, magari sul campo non riusciva a raccogliere ma c’era. Funzionavano anche prima le cose. Abbiamo giocato una partita con un arbitro normale, che non ha tolto ne dato qualcosa di più a noi o all’avversario. Noi dovevamo ritrovare le motivazioni che non erano al meglio dopo due episodi che sono successi, la vita va avanti e noi anche dobbiamo farlo. Abbiamo un obiettivo e dobbiamo fare di tutto per raggiungerlo”.

Sui possibili miglioramenti della squadra: “Penso che fa parte del calcio anche subire, Anania ha fatto una grande parata col Padova. Il portiere loro ne ha fatto però nove difficili altrettanto. Abbiamo giocato per costruire qualcosa e ci siamo riusciti. Nel primo tempo il risultato era in bilico, mentre nella ripresa era tutto deciso. -Aggiunge sulla squadra di Dal Canto – Al Padova gli mancava Cutolo che è un giocatore importante. Inoltre non avevano i loro registi, Milanetto e Italiano. Non hanno potuto fare il loro calcio”.

A Zeman viene sottoposto uno dei problemi di un calcio sempre più malato. Si parla degli episodi ieri a Genova: “Il calcio è malato. I delinquenti sono dappertutto e possono entrare anche allo stadio. Vediamo cosa faranno quelli che si devono occupare della situazione. Ci sono 70.000 tifosi schedati, ad alcuni andrebbe vietato di entrare nello stadio. Io però non c’ero sul campo a Genova e non posso giudicare. Non si rendono conto che nel calcio si vince e si perde, questo va accettato”.

Sulla corsa alla promozione: “Chi temo di più? Temo il Pescara. Noi dobbiamo giocare il nostro calcio e non dobbiamo guardare gli altri. Migliorare quello che c’è da migliorare e dare il massimo sempre. Le partite sono tutte uguali, si inizia sempre da 0-0. Siamo una squadra giovane e senza grande esperienza, a volte non riusciamo a gestire. Fisicamente stiamo bene però e dobbiamo finire il campionato dimostrando che quanto fatto di buono durante il campionato è ancora nostro”.

Paragone Juventus-Pescara: “Loro sono più arrabbiati, noi pensiamo a divertirci”.

Chiusura con una battuta: “Roberto Baggio è uno dei più grandi giocatori italiani, sta sul podio. Gli altri? Rivera e Totti. Devo dire sempre le stesse cose, ogni settimana. Dai poi ci metto Verratti! (Ride ndr) Deve mangiarne di pane”.