Sassuolo, ESCLUSIVO/ La sconfitta in casa mancava da 5 mesi, la vittoria invece manca da un mese. E Missiroli…

Fulvio Pea

 

Sassuolo in crisi? Forse, o forse semplicemente gli uomini di Pea sono andati oltre ogni aspettativa e stanno avendo una flessione fisiologica. Fatto sta che il cammino dei neroverdi è notevolmente rallentato nelle ultime settimane. Guardando la classifica, possiamo notare che il Sassuolo è in piena corsa anche per la promozione diretta e parlare di crisi forse è esagerato, ma gli emiliani hanno abituato i loro tifosi troppo bene. Quarto posto a tre punti dal Torino primo (con due gare in meno) e a due punti dal Verona secondo, con il Pescara terzo a un punto di distacco (anche gli abruzzesi hanno una gara in meno). Una posizione certamente invidiabile. Con la gara di Torino ancora da recuperare.

Ma è il rendimento dell’ultimo periodo che non convince appieno. La sconfitta casalinga contro il Gubbio di ieri ha fatto risuonare un campanello d’allarme notevole. Al Braglia, il Sassuolo non perdeva dal 26 novembre 2011, 0-1 contro il Padova. Cinque mesi di gioie fra le mura amiche, prima che gli umbri, al loro primo successo stagionale in trasferta, facessero cadere questa striscia positiva. L’ultima vittoria dei neroverdi, invece, risale a un mese fa, 23 marzo 2012, 1-0 all’Empoli. Dopodichè, 3 partite, due pareggi e una sconfitta.

Come se non bastasse, c’è il caso Missiroli. L’ex giocatore della Reggina, fiore all’occhiello della campagna acquisti del Sassuolo a gennaio, non sta rendendo come dovrebbe e il suo distacco dalla sua terra e dalla squadra dove è cresciuto è stato più traumatico del previsto. Il bel giocatore ammirato con la maglia amaranto a Sassuolo non l’hanno ancora visto. 14 presenze e 0 reti finora, contro le 20 e le 7 reti nella prima parte di stagione alla Reggina. Un rendimento decisamente contrastante. E per la prima volta da quando è approdato in Emilia, mister Pea ieri non l’ha fatto giocare neanche un minuto. Anche se il risultato finale non gli ha certo dato ragione…

di Marco Orrù