Calcioscommesse, le verità di Andrea Masiello nell’interrogatorio odierno

“Andrea Masiello è molto stanco ma ha parlato” Sono queste le parole del suo legale Francesco Rotunno, dopo l’interrogatorio condotto, nei suoi confronti, per tre ore dal gip e per altre due dai soli pubblici ministeri ossia il procuratore Antonio Laudati e il sostituto Ciro Angelillis. Il verbale è stato secretato ma trapelano alcune indiscrezioni su quello che ha rivelato l’ex biancorosso ai magistrati pugliesi, seppur tutte da confermare. Al giudice, Masiello avrebbe ribadito il contenuto della confessione fatta ai pm con la lettera inviata il 28 marzo scorso, nel disperato tentativo di evitare il carcere. In sostanza ci sarebbe l’ammissione di aver realizzato volontariamente l’autogol di Bari-Lecce in cambio di danaro e di aver truccato Cesena-Bari per una somma pari a venti mila euro. Inoltre avrebbe aggiunto qualche particolare anche su altri quattro match che l’accusa gli contesta, coinvolgendo alcuni calciatori, ovvero Palermo-Bari, Bari-Genoa, Bologna-Bari e Udinese-Bari. Nella seconda audizione invece lo stesso difensore avrebbe riconosciuto in foto l’emissario giallorosso che prima del derby del 15 maggio 2011 gli aveva promesso 300mila euro, per far guadagnare ai giallorossi la permanenza in A.