Torino, parla il tifoso vip Piero Chiambretti:”Che emozioni mi ha dato questa maglia”

Piero Chiambretti

 

Il popolare conduttore televisivo, nonchè comico di grande fama, Piero Chiambretti, ha rilasciato un intervista al sito della Lega Serie B per parlare del suo Torino, squadra che tifa da anni, ma non da sempre, visto che all’inizio dell’intervista svela un retroscena:”La mia prima squadra fu l’Inter, tifai Toro solo dopo la morte di Gigi Meroni, che avvenne a pochi passi da casa mia. Quella tragedia mi colpì molto e da lì cominciai a simpatizzare granata, prima di diventarne tifoso vero, ultrà, accompagnatore, mascotte. Mi manca solo fare il dirigente, cosa che mi hanno anche proposto per due volte”. Chiambretti racconta qualche suo aneddoto di partite vissute da vero ultrà al fianco della sua squadra del cuore:”Mi ricordo delle belle trasferte a Genova, una finale di Coppa Italia vinta col Milan a Marassi e un pari contro la Samp che ci  costò lo scudetto ai danni della Juve. In quell’occasione un certo Lippi tirò fuori un pallone che era già entrato in porta, senza che nessuno se ne accorgesse. E poi la famosa trasferta di Amsterdam nella finale di Coppa Uefa, quando Mondonico alzò in cielo una sedia in segno di protesta. Lì avevo fatto da accompagnatore. Fummo sfortunati, ma che squadra quella. Ricordo comunque anche tanti tempi duri per la squadra e ce ne sono stati tanti”. Il popolare conduttore svela una particolare simpatia per mister Ventura:”Ha fatto un mezzo miracolo quest’anno, trasformando un ambiente depresso in uno euforico. E poi è simpatico e ha sempre la battuta pronta. Per me sono più importanti i giocatori che vanno in campo, ma in casi come questo, la mano del mister si vede eccome”. Pronostico finale per la gara con l’Empoli di domani:”Spero in una vittoria, ma anche un pareggio va bene. In questo caso però poi dovremo vincere le due seguenti partite all’Olimpico”.

di Marco Orrù