Varese, Pettinari e il cuore ballerino:”Mi devo fermare, ma la mia vita è il calcio, spero di tornare presto in campo”

Leonardo Pettinari

 

Col cuore non si scherza e nei giorni in cui abbiamo assistito alla tragedia di Fabrice Muamba, per fortuna andata bene, colpito da un infarto durante Tottenham-Bolton, fa riflettere la storia di Leonardo Pettinari, ala del Varese, di proprietà dell’Atalanta. Il ragazzo, giunto nel club biancorosso a gennaio, è fermo da qualche settimana per alcuni problemi al cuore. In questi giorni si sta sottoponendo a tante visite per capire l’entità del suo problema, ma non può allenarsi perchè è pericoloso. Lui, ragazzo toscano nato a Prato, è sereno, anche se non vede l’ora di scendere di nuovo in campo:”Sto bene, anche se mi sono stufato di stare a casa senza potermi allenare. Vorrei sapere presto qual’è il mio problema in modo da poter intervenire, spero si risolva tutto al più presto perchè io vivo per il calcio e niente me lo deve togliere. Sono io che rincuoro i miei compagni perchè penso sempre positivo. L’unica cosa buona di questa vicenda è che ho tempo per organizzare il mio matrimonio. La data? inizialmente era previsto per il 9 giugno, ma in quel periodo saremo in piena bagarre playoff e ho spostato tutto di una settimana, speriamo di poter essere un giocatore di Serie A quel giorno”. In questi momenti così difficili si scoprono nuove cose che una persona pensa di non avere:”Non voglio fare la vittima, non mi piace, ho scoperto tanta forza interiore e ho una famiglia stupenda che mi accudisce, quasi avessi due anni. Io ho scoperto che devo essere più forte di tutto perchè non devo far star male anche chi è al mio fianco”. Intanto lui da fuori tifa per i suoi compagni:”Siamo un gruppo di qualità con tanto entusiasmo, stiamo facendo strada e siamo consapevoli di dove possiamo arrivare. Ringrazio i miei compagni, il mister e tutto lo staff che stanno facendo di tutto per me, spero di tornare al più presto in campo ed essere decisivo, magari segnando la rete della promozione, lo devo a questa società che ha creduto tantissimo in me. Magari sarà un segno del destino. Lo stesso Dio che ha voluto che avessi questo problema magari mi darà la possibilità di realizzare qualcosa di importante. Chissà…”.

In bocca al lupo Leonardo.

di Marco Orrù