Brescia, Arcari: “Un pari dopo cinque vittorie ci può stare. Adesso ci temono tutti”

Con lo 0-0 ottenuto in casa contro la Juve Stabia, sono sei i risultati utili consecutivi per il Brescia di Calori e 540 i minuti di imbattibilità per il portiere delle Rondinelle, Michele Arcari. Proprio l’estremo difensore lombardo, decisivo nei minuti finali grazie ad un grande intervento su calcio di punizione di Erpen, è intervenuto a “Bresciaoggi” per commentare lo stato di forma suo e dei compagni di squadra: “Dalla gara col Bari del 6 dicembre sono cambiate tante cose. La colpa però non è da attribuire a Scienza: bisogna tenere conto che tante volte si è giocato in emergenza piena, con giocatori totalmente fuori ruolo, interi reparti sguarniti, ad esempio Dallamano e Salamon centrali difensivi. Adesso la situazione è diversa, il mercato ha portato più competizione in ogni reparto e la competizione non può che farci bene. Leali? Lui ha dato il suo contributo. All’inizio, quando si facevano risultati su risultati c’era lui in porta. E non venitemi a dire che l’imbattibilità è merito del mio ritorno. Vi state dimenticando della partita con il Bari”. Arcari parla poi della gara con la Juve Stabia: “Ma quali prodezze! Sulla punizione di Erpen, quella finale, ho rimediato a un mio errore di valutazione. Dopo 5 vittorie consecutive, una frenata è nell’ordine delle cose. E non dimentichiamo l’avversario. Non è facile affrontare la Juve Stabia, già all’andata ci aveva messo in difficoltà. L’importante è non avere preso gol, avere mosso la classifica, avere allungato la serie positiva. Contava molto fare un risultato positivo, anche in vista della sfida che ci attende lunedì con il Torino. Le avversarie hanno ripreso a temerci come in avvio di stagione. Sia l’Empoli che la Juve Stabia hanno marcato uomo Budel. Entrambe ci hanno aspettato. A Empoli abbiamo trovato i colpi per risolvere la partita, qui le condizioni del campo hanno penalizzato di più noi, che abbiamo cercato sempre di giocare a calcio. La Juve Stabia ripartiva in contorpiede, era sicuramente più facilitata”.