ESCLUSIVO Seriebnews racconta: storie e curiosità sulle maglie del campionato Bwin 2011/2012

Ogni settimana una squadra diversa. Ogni giorno una curiosità o una storia differente, per raccontare tutto sulle maglie delle squadre che fanno parte della Serie Bwin 2011/2012.

Settimo appuntamento: l’EMPOLI

Nel corso della storia empolese ci sono state diverse tonalità di azzurro. La prima maglia non era però azzurra ma addirittura rosso vinaccia simile all’amaranto di Arezzo e Livorno. Nel 1920 i ragazzi utilizzavano le maglie dell’USE, l’Unione Sportiva Empolese, non solo calcio ma anche atletica ed altre discipline, le maglie di quel rosso come il vino furono dunque suggerite per l’origine dell’Empoli calcio ad agosto 1920. Inizia come FBC ovvero il classico inglese Foot Ball Club. Il pittore Cioni ebbe l’idea di disegnare anche una mascotte per la squadra, stagione 1982-83. Un ciuco alato come stemma sul cuore dei calciatori, detto anche ciuchino, per rispettare e ricordare la tradizione storica empolese del volo del ciuco.
Lo stemma classico è la Collegiata di Sant’Andrea proprio nella sua struttura originaria, duomo poi
ristrutturato nella prima metà del Settecento. Poi altri stemmi come gli inglesi del Chesterfield con le lettere compenetrate all’interno del cerchio, ed anche PNF Empoli con una bandiera nello stemma, in chiara epoca fascista. Le maglie divennero azzurre bordate di nero con pantaloncini bianchi e calze nere, simile alla maglia della nazionale italiana, oppure anche di colore grigio con una fascia azzurra sul petto come il Boca Juniors, una bella maglia fasciata. Azzurro e grigio dal 1935 in poi. Negli anni 50 gia ci furono le prime sponsorizzazioni ad opera di due ditte di confezioni locali. Quindi dall’amaranto all’azzurro in pochi anni e che resiste ancora oggi. Azzurro come il Como, l’Andria, il Foligno e la Paganese ma simile specialmente all’azzurro savoia. A volte per scaramanzia e a volte per esigenze, l’Empoli è sceso in campo al Castellani (stadio dedicato al bomber Carlo Castellani morto prematuramente nel campo di concentramento di Mauthausen) con il completo bianco, spesso in mostra negli anni 90. Per dovere di ospitalità come accadeva negli anni sessanta anche in serie A, il club azzurro scelse di indossare la muta bianca. Modello Adidas 83/84 con la conferma in serie B, una maglia splendida con le righine verticali bianchi in campo azzurro scuro quasi blu, praticamente uguale alla storica divisa dell’Ipswich Town. Chi non ricorda inoltre lo sponsor dei gelati sulle maglie dei toscani, la Sammontana è un must fra gli sponsor applicati sulle maglie di calcio come la Barilla con la Roma.

di Riccardo Morgigno

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