Coppa Italia, ESCLUSIVO/ Verso Lazio-Verona: Fanna racconta…

Tra sei giorni il Verona di Andrea Mandorlini scenderà in campo per provare a vincere una sfida che potrebbe essere storica. Si troverà infatti di fronte negli Ottavi di Coppa Italia la Lazio di Edy Reja, provando a centrare un successo altrettanto clamoroso rispetto a quello ottenuto al Tardini di Parma.

 

Abbiamo deciso di dare risalto all’impresa dei gialloblu andando a sentire protagonisti importanti della storia del club veronese. E’ intervenuto in ESCLUSIVA per SerieBnews.com Pietro Fanna, ala destra dello Scudetto del 1985.

Che Verona è stato quello della prima metà di stagione?
“Il Verona è una squadra in salute che ha dimostrato domenica dopo domenica la mentalità del gruppo”.

Ti aspetti la promozione?
“La promozione potrebbe essere una sorpresa, anche perchè vincere in B non è mai facile. E’ un campionato lungo e difficile”.

Mandorlini è l’arma in più?
“Mandorlini è determinante. Sta dando credibilità a questa squadra, creando gruppo e mentalità”.

C’è un giocatore che ti ricorda Pietro Fanna?
“Non mi piace fare paragoni, poi ho visto il Verona ma in televisione. C’è un giocatore per me però fondamentale nella sua grande costanza. Parlo di Hallfredsson che è sicuramente un giocatore dal grande rendimento e di alto livello”.

Che partita sarà contro la Lazio?
“Una partita in cui si respirerà la Serie A. Col Parma la squadra ha già dato grande prova di solidità e questa sfida, al di là del risultato finale, potrebbe dare auto stima. La squadra sta assumendo personalità e queste partite sono fondamentali”.

Quando giocavi che partite erano contro la Lazio?
“Erano partite bellissime, contro squadre di grandi campioni. Abbiamo giocato sempre partite difficili, dove la Lazio metteva in campo più qualità e noi sopperivamo con il gruppo e il collettivo”.

Una partita in particolare?
“Ricordo una partita vinta 1-0 a Roma nell’anno dello Scudetto. Certo anche il ritorno vincemmo sempre 1-0, grazie a un mio gol a dieci minuti dalla fine. Il gol non fu bellissimo, nato da una carambola, ma significò molto. Capimmo allora che potevamo vincere lo Scudetto…”

Matteo Fantozzi