Padova, Ruopolo: “Mi sento un giocatore importante, non un panchinaro”

Francesco Ruopolo

“Non mi sono mai sentito un panchinaro, mi sono sempre sentito un giocatore importante anche quando non giocavo”. Queste le prime parole di Francesco Ruopolo, intervenuto oggi in sala stampa al centro tecnico di Bresseo prima dell’allenamento del Padova. “Certo, non posso essere soddisfatto di quello che ho fatto fino ad ora – ha proseguito Ruopolo – ho segnato 3 goal in 4 mesi”.

Ruopolo ha subito affrontato l’argomento mercato, e in particolare la voce che vorrebbe Daniele Cacia sempre più lontano da Padova: “Non sono io quello che deve decidere quello che deve fare Daniele. Non mi sembra che abbia dato un segnale di voler andar via, poi capitano anche momenti in cui le cose non vanno bene”.

Poi l’attaccante del Padova ha affrontato l’argomento Calcioscommesse, in particolare l’arresto di Doni, ex compagno di squadra proprio di Ruopolo: “Vedere un mio ex compagno di squadra in carcere non è bello, è una cosa che non mi aspettavo. Su Padova-Atalanta sinceramente non ho niente da dire, quello che apprendo lo leggo dai giornali come tutti, sono cose brutte e sgradevoli. Tuttavia penso che sia bene parlare quando verranno emesse le sentenze”.

“In Padova-Atalanta ho segnato un goal a un metro dalla porta, ci mancava che sbagliassi pure quello. Partita truccata? Non so cosa dire, quella partita mi ha permesso di fare un goal in più quella stagione. Scherzi a parte non so cosa dire, sono senza parole”.

“Ho incontrato recentemente qualche mio ex compagno di squadra, ma abbiamo parlato di tutt’altro. Quando succedono certe cose non servono tante parole, posso solo capire l’animo dell’Atalanta in questo momento, e quello dei suoi tifosi”.

Lorenzo Marrucci