Livorno, Spinelli su presente e futuro è un fiume in piena

Aldo Spinelli - Livorno

E’ un Aldo Spinelli totalmente diverso quello intervenuto ieri sera in diretta durante la trasmissione “Amaranto” su Canale 50. Lo avevamo lasciato ad inizio settimana alle prese con i bilanci in rosso, i costi troppo alti, una rosa ampia ma sopratutto con la mancata voglia di intervenire sul mercato a gennaio. Ma come per magia, quattro giorni dopo Aldo Spinelli sembra essere tornato quello dei tempi migliori: che discute sui torti arbitrali, incitando il gruppo a ritrovare la serenita’ mancata:” Quando mancano i risultati, arriva il nervosismo, ma la classifica e’ bugiarda abbiamo subito come sempre non pochi torti arbitrali per i quali mi sto gia’ muovendo con chi di dovere come il presidente Abete”. Una specie di arringa degna del miglior politico:” Novellino, comunque vada con il Sassuolo resta al suo posto, ma anche lui dovra’ calmarsi perché non possiamo permetterci ogni settimana la sua espulsione dalla panchina”. Mancano ancora due gare poi lo stop natalizio e quindi il mercato di riparazione, dove ogni anno le speranze superano sempre le certezze:” Punto primo, aspetto una lista dal tecnico dove si fanno i nomi di coloro che non rientrano nei piani cosi’ possiamo mandarli a giocare altrove anche pagando parte dell’ ingaggio, purche’ il gruppo si riduca numericamente altrimenti non possiamo pensare di rinforzarci”.
Spinelli non smentisce neppure la pista che porta ad un eventuale accordo con la Roma per un paio di giocatori che potrebbero arrivare in prestito, magari Barusso piuttosto che Okaka. Niente da trascurare neppure l’eventuale cambio di panchina da quella attuale a quella lato curva nord:” Vediamo se allontanandoci dal guardialinee saremo meno penalizzati, sopratutto certi giocatori troppo tifosi devono contenere i loro sfoghi”. Spinelli non fa nomi, ma intende riferirsi a chi quella maglia la indossa un po’ da professionista, un po’ da tifoso della sua citta’ natale. Il ciclo e’ di tre anni si va avanti con tutta la truppa fino alla prossima “stangata” .

di Simona Poggianti