Reggina, attesa per il confronto tra Foti e la squadra

 

Se Breda e la Reggina continuano a stare insieme ci sarà un perché, e lo si scoprirà sabato sera, quando alle 18:00 andrà in scena il big match contro la Sampdoria allo stadio “Granillo”. La panchina dell’allenatore trevigiano esce illesa, dopo un week-end alquanto originale. Franco Lerda era infatti presente allo stadio “Bentegodi”, durante Verona-Reggina, ed in virtù della sconfitta rimediata dagli amaranto la situazione sembrava evolversi in maniera naturale, verso l’avvicendamento tecnico. Difficile interpretare se il dietro-front di Foti sia temporaneo o definitivo.

Al di là degli improvvisi tentennamenti su Lerda, contattato a più riprese sia in questa che nelle passate stagioni, che meriterebbero un capitolo a parte, si registra una nuova frizione tra dirigenza e squadra. Il pugno duro, intrapreso in estate verso alcuni calciatori, pareva essere cessato. Adesso, il massimo dirigente attende i calciatori per un confronto che si preannuncia acceso, oggi, negli spogliatoi del Sant’Agata.

La squadra non gradisce l’attuale conduzione tecnica, e probabilmente qualcuno l’ha detto a chiare lettere nell’immediato post partita di Verona. Foti prima era dell’idea che Breda avesse le sue belle responsabilità, poi è stato convinto dal ds Giacchetta che sollevare l’allenatore dall’incarico significherebbe dare troppo potere ai calciatori. Concetto opinabile nonché estremizzato.

La situazione presenta alcune similitudini con quanto successo nel 2000/01. La Reggina era in Serie A, ma lo spogliatoio non voleva più Colomba. I segnali arrivarono anche sul campo, con sconfitte umilianti. Emulando il classico marito cornuto che si evira per dispetto, il presidente Foti decise di non darla vinta al gruppo, ottenendo una prosecuzione delle sconfitte consecutive arrivate fino ad otto. Nel girone di ritorno l’autogestione ci fu davvero, e la Reggina riprese la corsa salvezza in tempo per arrivare allo spareggio poi perso contro il Verona.

Al di là di quanto potrà emergere oggi dal confronto interno, una vittoria contro la Sampdoria appare l’unica medicina. C’è poco da rimproverare ad un gruppo che, pur non stimando Breda, non ha mai sfigurato in campo.  La Reggina è pur sempre sesta in classifica, ma è cosciente di non potersi presentare arrendevole al secondo scontro diretto consecutivo. Potrebbe verificarsi una rimescolata tattica. Quel 4-2-3-1 visto nel secondo tempo, al “Bentegodi”, non è dispiaciuto. Ironia della sorte, è il modulo preferito di Lerda.

Paolo Ficara