Empoli, ESCLUSIVO/ Massimo Ganci: “Vi racconto Carboni da vicino. Salverà l’Empoli con tattica e amore per il gruppo”

Massimo Ganci

L’Empoli ha annunciato da poco il secondo cambio tecnico della stagione. Al posto di Pillon è salito al timone dei toscani Guido Carboni. Il tecnico ha il difficile compito di risollevare una squadra che vive un momento difficile sia nei risultati che nella classifica.

E’ intervenuto in ESCLUSIVA per SerieBnews.com il bomber Massimo Ganci, che ha avuto Carboni a Bari e ha tracciato con noi un profilo del nuovo tecnico dell’Empoli.

Massimo, come va a Frosinone?
“Oggi abbiamo perso contro il Pergocrema, forse potevamo fare qualcosa di più. Dopo la retrocessione la gente si aspetta un campionato di vetta, dobbiamo centrare almeno i playoff”.

Anni fa a Treviso ti chiamavano ‘il Michael Owen della Serie B’, poi qualche problema di troppo. Ci racconti la tua scelta di scendere in Lega Pro?
“E’ un momento difficile, dove le società falliscono con grande facilità. Ho trovato un ingaggio da una società seria e ho deciso di scendere di categoria scommettendo anche su me stesso. Lo feci anche a Pescara e spero di aver azzeccato di nuovo la scelta”.

Hai giocato a Bari con il nuovo allenatore dell’Empoli, Guido Carboni. Ci racconti che tipo di allenatore è?
“L’ho avuto a Bari e mi sono trovato benissimo con lui. E’ un tecnico che fa stare bene il gruppo, penso sia il migliore a livello umano che ho avuto in carriera. Ha grande determinazione e fa del lavoro tattico la sua arma vincente. Sono molto contento per lui”.

Cosa pensi dell’attacco dell’Empoli?
“Si parla molto di Francesco Tavano, ma non è l’unico lì davanti. L’Empoli ha un bel reparto avanzato, che conta anche su gente esperta come Coralli”.

Certo questo è il secondo cambio in poche giornate, ti è mai capitato? Come si vive?
“Mi è capitato in carriera e ti assicuro che non è facile. Certo il cambiamento può dare la scossa e penso che Carboni possa fare bene. Sono sicuro che salverà l’Empoli, tirandolo fuori da una brutta situazione”.

Matteo Fantozzi