Torino, la strana storia di Rolando Bianchi e la Reggina

Rolando Bianchi

 

Il bomber del Torino Rolando Bianchi è un classe ’83, ha 28 anni ed è nel pieno della sua maturità e della sua carriera. Finora ha vestito maglie importanti come quelle di Manchester City e Lazio, ha giocato in provincia come a Cagliari, a Reggio con la Reggina e l’Atalanta, dove ha mosso i primi passi nel calcio professionistico e ora si trova in Serie B con una maglia gloriosa come quella del Torino, di cui è diventato capitano e simbolo, dopo 4 stagioni vissute sempre al massimo.

La sua miglior annata, in quanto a realizzazioni e risultato ottenuto, è senz’altro quella del 2006/2007 con la casacca della Reggina in Serie A. 18 reti in 37 partite e una salvezza raggiunta nonostante gli 11 punti di penalizzazione, con in panchina Mazzarri. Fu un miracolo. Da lì la chiamata in Inghilterra al City dove Bianchi partì bene con un gol all’esordio, ma piano piano si spense, non gli venne più data fiducia e dopo 6 mesi tornò in Italia segnando comunque 4 reti in 19 partite di Premier League. Parlando dell’attualità ”Rolandinho”, oggi affronterà proprio gli amaranto al Granillo. E qui sta la particolarità. Da quando è tornato a giocare nel nostro campionato ha quasi sempre timbrato il cartellino contro la sua ex squadra, sia con la Lazio, una rete decisiva in un Lazio-Reggina 1-0, sia col Toro, 4 reti distribuite in 3 campionati, quasi sempre decisive ai fini del risultato. Non si può certo dire quindi che il giocatore bergamasco risparmi il suo ex club, da professionista qual’è non guarda in faccia a nessuno. Certo che è una strana coincidenza questa e vedremo se anche oggi verrà confermato questo trend. Alle 18.00 c’è Reggina-Torino e non ce ne vogliano i sostenitori calabresi, ma scommettiamo che Rolando Bianchi timbrerà il cartellino?

di Marco Orrù