Serie B, ESCLUSIVO/ Fresi:”Il mio futuro non sarà in un mondo marcio come quello del calcio”

Salvatore Fresi, ex difensore centrale dell’Inter e della Juventus, ha rilasciato un intervista ESCLUSIVAa SerieBnews.com, facendo una panoramica a 360° su quello che è allo stato attuale il mondo del calcio, un universo di cui non vuole da tempo fare più parte. Ha attaccato la Gea, definito i giocatori coinvolti nel calcioscommesse persone malate, si è dichiarato dispiaciuto per le attuali condizioni fisiche di Ronaldo, ed  ha voluto tessere le lodi al suo ex tecnico Francesco Guidolin. Ha definito inoltre quest’ultimo, l’unico allenatore veramente bravo nel campionato italiano, glissando infine sulle eventuali capacità di Conte di poter allenare o meno la Juventus. Squadra, che a parere di Fresi, starebbe vivendo un periodo simile a quello dell’Inter di diversi anni fa.

Allo stato attuale, di che cosa si occupa Salvatore Fresi, ed eventualmente sarà possibile in futuro vederlo rivestire ancora un ruolo nel mondo del calcio ?

“Io adesso gestisco immobili in Costa Smeralda, svolgendo un attività molto lontana dal mondo del calcio. Sono uscito dal giro circa cinque anni fa e da quel momento li in poi seguo sempre meno le varie vicende calcistiche. Quest’anno, ho seguito giusto a stento per una decina di minuti la finale di Champions (Barcellona – Manchester Utd 3-1 ndr), per il resto poco e nulla. E’ un mondo, quello del calcio, davvero marcio, che con il senno di poi mi ha decisamente deluso in molte cose. Io ero un giocatore gestito dalla Gea, dove lavoravano persone che si sono messe contro di me, creandomi diversi problemi. Proprio l’altro ieri, mi sono incontrato con questa gente, ed abbiamo finalmente risolto tutto quello che c’era da risolvere. Detto tutto ciò, si capisce ampiamente che non ho neanche la minima intenzione di rientrare a far parte del mondo del calcio”.

In questo mondo del calcio, che tu hai definito marcio, attualmente tiene banco un nuovo scandalo sul calcioscommesse. Che idea ti sei fatto in merito, ascoltando magari i vari telegiornali che hanno ampiamente dato spazio a questa vicenda ?

“A mio parere, i calciatori che si sono resi protagonisti di certe cose, voglio catalogarli come gente malata. Persone che hanno queste cose nel Dna, perchè a mio modo di vedere, così ci  si nasce e non ci si diventa.  Io nello specifico, non ho neanche mai lontanamente pensato di fare certe cose quando ero giocatore, forse perchè  ho quasi sempre giocato a livelli molto alti, rispetto alle persone che sono implicate in questo scandalo”.

Nell’arco della tua carriera, sei stato in tre riprese un giocatore della Salernitana, quanto brucia vedere un grande pubblico come quello di Salerno relegato ancora negli inferi della Lega Pro ?

“E’ chiaro che bruci molto, io peraltro di base vivo ancora a Salerno e di riflesso conosco anche le situazioni della squadra. Ho vari amici che ogni tanto mi raccontano qualcosa, ed il problema a quanto ho capito è la gestione societaria di un presidente non in grado di gestire molte cose. A parte il fatto di stare il Lega Pro, il problema reale è che la società e molto indebitata e ciò non può far presagire il meglio in un immediato futuro”.

Il Fresi calciatore, ha avuto modo di giocare vicino a gente del calibro di Nedved, Javier Zanetti, Del Piero, ma soprattutto Ronaldo. Che effetto ti faceva avere il “Fenomeno” come compagno di squadra, ed ora vederlo in condizioni oggettivamente impresentabili, anche nel momento del suo addio al calcio ?

“Nei tempi in cui giocavamo insieme nell’Inter, devo ammettere che con Ronie ero anche amico. Mi fa un effetto incredibile averlo conosciuto magro, pelato e che correva facendo giocate di alta classe. Ora, onestamente mi fa anche un po’ pena, fa un bruttissimo effetto vederlo grasso e anche con i capelli, completamente trasformato rispetto a quello che era”.

In chiave Inter, fa sicuramente notizia il fatto che i neroazzurri non abbiano ancora una guida tecnica. Tu personalmente, chi vedresti più adatto a prendere le redini di Leonardo ?

“Non saprei, in Italia c’è poco da scegliere, in quanto trovo la maggior parte dei tecnici che abbiamo  poco capaci di allenare. Il nostro campionato, è composto da allenatori normali e da altri un bel po’ scarsini, ed  in questo senso io ne ho avuti anche tanti così. Se scegliessi io per l’Inter, proverei a prendere Guidolin, in quanto l’ho avuto quando ero giocatore, ed è forse l’unico allenatore bravo che abbiamo in Italia, in grado di saper lavorare bene e capace di compattare un gruppo. Inoltre, è una persona molto seria, che dopo tutto quello che ha dimostrato meriterebbe una chance così importante. Peccato che sia già impegnato con l’Udinese, altrimenti si sarebbe potuto puntare anche su di lui”.

Francesco Guidolin, tu l’hai avuto come allenatore a Bologna nello specifico. Sotto l’aspetto professionale, per te quella tappa significò l’anno della tua rinascita calcistica. Qual’è ad oggi, il ricordo più bello che ti ha lasciato quell’ avventura ?

“Direi che a Bologna è stato tutto fantastico, per me personalmente fu un annata da incorniciare, una delle migliori di tutta la mia carriera. Il  miglior ricordo, penso che me lo ha lasciato proprio Guidolin sul piano umano”.

In seguito a quell’esperienza, sei poi approdato alla Juventus, dove hai vinto anche uno Scudetto, scendendo in totale 9 volte in campo, condendo il tutto anche con un goal. In quel periodo Antonio Conte era il tuo capitano, pensi che sia l’uomo giusto per guidare questa Juve ?

“Non lo so, non sono in grado di dirti se possa essere l’uomo giusto o meno. La Juve, a mio parere sta facendo la fine dell’Inter di diversi anni fa, secondo me ci vorrà ancora tantissimo tempo per vederla nuovamente primeggiare in Italia ed anche in Europa. Per me non ha gli uomini adatti, la maggior parte è gente che non fa la differenza, ma reputo però l’arrivo di Pirlo un acquisto veramente azzeccato, forse con lui già cambierà qualcosa e vedremo più gioco a centrocampo”.

Intorno la metà degli anni 90, sei stato uno dei perni difensivi della Nazionale Under 21 guidata da Cesare Maldini, vincendo un Europeo di categoria nel 1996. In nazionale maggiore, invece detieni un record abbastanza curioso, con 3 convocazioni, vanificate da 0 presenze assolute. Quanto ti brucia a distanza di tempo non aver quantomeno esordito ?

” E’ vero, feci se non sbaglio due panchine e una tribuna. Non mi brucia molto, perchè ero ampiamente consapevole del fatto che davanti a me c’era gente molto più forte, come ad esempio due grandi interpreti del mio stesso ruolo come Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara. Non mi sono mai posto il problema di non aver esordito e non ci sono neanche rimasto male di tutto ciò, però magari ,con il senno di poi, mi sono chiesto come è stato possibile che altri ci siano riusciti, anche gente che sicuramente non era affatto da Nazionale”.

Infine, acquisita comunque la consapevolezza che come dici stai seguendo poco il calcio,  secondo te quali potrebbero essere le squadre protagoniste del prossimo campionato di Serie B ?

“E’ una domanda difficile, proprio perchè come già ti ho detto non sto seguendo più certe situazioni, mi auguro però che il campionato lo vinca la squadra che risulterà la migliore sul piano sportivo”.

di Francesco Vitale