Serie B Cittadella, Piovaccari: “Bomber anche in A”

Federico Piovaccari,  bomber del Cittadella con la fascia bianca al polso sinistro e cosce robuste alla Rooney. Nato il primo settembre 1984,  Con le sue reti sta portando in salvo i granata.

CITTADELLA: “Devo e voglio segnare tanti gol, quelli importanti per salvare il Cittadella. Qui prima di me ci sono stati bomber come Meggiorini, Coralli e Ardemagni. Nelle prossime gare affronteremo Triestina, Modena e Crotone, tutti scontri diretti. Noi punte dobbiamo segnare, la rosa è ridotta, non possiamo rallentare e mister Foscarini ci tiene sempre concentrati”.

INTER: “Sono di Gallarate vicino Milano. Grande esperienza aquella alla “pinetina” anche se purtroppo perdemmo in finale sia lo scudetto primavera (perso ai rigori contro il Lecce) che la Coppa Italia. Ricordo Facchetti e Moratti che ci seguivano spesso da vicino al campo. Mi sono allenato anche con la prima squadra. C’era Vieri che segnava a raffica in quel periodo, c’era l’argentino Cuper in panchina oltre al primo super Adriano. Il brasiliano si vedeva che aveva fame e voglia di emergere”.

TIFOSI: “Al Tombolato come in trasferta, in aereo o in treno. Non mancano mai, anche in pochi ma buoni. Come al Granillo, abbiamo vinto 1-0 con un mio diagonale, una rete pesante con una veloce ripartenza. Tre punti pesanti realizzati col piede mancino, ed io sono destro! Ho fatto un bel gol e poi sono andato verso il settore ospiti dove c’erano dieci tifosi, sono grandi questi ragazzi. Le trasferte sono lunghe, ci sono pochi soldi in giro, poco spettacolo e poi muoversi è costoso. E’ il cuore che li guida. Io farei fare degli abbonamenti annuali per le trasferte, potrebbe essere una proposta interessante”.

SERIE B “Oltre ad Atalanta e Siena, seguo il Varese di Sannino ed il Novara del girone d’andata. Per il nostro livello mi piace molto l’AlbinoLeffe, noi siamo quasi su quei livelli, anche se loro sono un gruppo collaudato in cadetteria”.

FUTURO IN SERIE A “Per ora non ci sono mai stato, spero di arrivarci l’anno prossimo. Sono in comproprietà fra Ravenna e Cittadella. Ho fatto le giovanili dell’Inter ed il mio sogno è di arrivare in doppia cifra in serie A”. Esperienze all’estero, ti piacerebbe? “Spagna ed Inghilterra, sarebbe il massimo. Molti miei colleghi sono andati in Romania per giocare nelle coppe europee ma qui, anche nella serie bwin, c’è molta più visibilità che altrove”.

PASSIONE MAGLIE: “Le divise di questa stagione sono davvero notevoli. La prima è granata con inserti bianchi, la seconda gialla mentre la terza ricorda quella del Goteborg”. Sulla scia del programma tv dedicato alle maglie “Come una seconda pelle” (BLU SKY 926 e www.passionemaglie.it), quale secondo te è la maglia più bella? “La maglia che preferisco è quella della Pro Patria. E’ diversa dalle altre e mi onoro di averla indossata. Mi piace, stile rugby con i fascioni blu orizzontali, simile al QPR di Londra. Poi mi piace la divisa del Barça del 94, verde da trasferta della Kappa. Tra l’altro è presente nel mio armadio”.

ESPERIENZA AL SUD: “Giocavo in C1 a Vittoria in Sicilia. Ti incitano, ti coccolano e se passi al bar la colazione è gratis. Però se sbagli un rigore o giochi male sono dolori, la pressione è tanta”.

IL GOL “Una rete spettacolare e pesante l’ho segnata contro il Grosseto, da fuori area un destro a giro davvero bello. Poi, anche se purtroppo abbiamo perso, la rovesciata in casa con l’Empoli ma anche a Reggio Calabria, abbiamo vinto 1-0 con un mio diagonale, una rete spero decisiva per la salvezza. Tre punti pesanti realizzati col piede mancino, ed io sono destro!

 

di Riccardo Morgigno